2° Giorno – Le Piramidi di Giza

martedì 25 maggio 2010

Una guida privata in Italiano vi verrà a prendere in Hotel per condurvi a Giza

Giza deve la sua importanza al fatto di ospitare, su un pianoro roccioso che si trova allaP1100182 (Medium)wtmk2 periferia della città, una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto. A Giza sorgono infatti, oltre ad una gran quantità di sepolture minori, le tre più famose piramidi egizie: quelle di Cheope, Chefren e Micerino (o Mykerinos), secondo i nomi tramandati dalla tradizione greca ed ellenistica, tutte appartenenti a sovrani inseriti nella IV dinastia. La più grande piramide esistente è quella di Cheope.La sfinge di Giza è la più grande statua monolitica del mondo e fuP1100225 (Medium)wtmk2 costruita circa 4.500 anni fa. Raffigura una sfinge, più precisamente un'androsfinge, essere mitologico con volto umano e corpo di leone accovacciato. Il monumento, che si trova a fianco del viale che conduce dal tempio a valle alla Piramide di Cheope a Giza, venne probabilmente ricavato da un affioramento di roccia proprio nella zona delle cave di pietra usate per la costruzione della piramide stessa. La statua è lunga 73 metri, larga 6 metri e raggiunge un'altezza di 20 metri.  Il volto raffigurato è stato attribuito a Userib (o Chefren), sovrano P1100218 (Medium)wtmk2 della IV dinastia (2630 a.C.-2510 a.C.). Secondo recenti studi la statua rappresenterebbe invece Cheope e la sua costruzione sarebbe da attribuire al figlio di questi, Djedefra,  a lui succeduto prima di Chefren. La statua è parte integrante di un ampio complesso funerario. Dopo che la necropoli fu abbandonata, la Sfinge fu ricoperta dalla sabbia fino alle spalle. Il primo  tentativo di disseppellirla fu fatto verso il 1400 a.C. dal giovane Thutmose IV, al quale sarebbe apparso in sogno il dio-sole Ra-Harakhti (Horo dell'orizzonte), che gli avrebbe promesso il regno, se avesse liberato dalla sabbia la statua. Diventato re, Thutmose commemorò l'impresa con una stele di granitoP1100196 (Medium)wtmk posta tra le zampe. Fu solamente nel 1817 che Giovanni Battista Caviglia intraprese i lavori di scavo per liberarla dalla sabbia; dopo un'interruzione, le operazioni ripresero con Auguste Mariette nel 1853 e si conclusero nel 1886 per opera di Gaston Maspero. La Sfinge fu completamente visibile a partire dal 1925. Il tempo e l'erosione hanno apportato notevoli danni alla statua. La perdita del naso, che già è assente in alcuni disegni eseguiti da Frederick Lewi s Norden nel 1737 e pubblicati nel 1755, è probabilmente da attribuire, sulla base di una testimonianza di uno storico arabo, al XIV secolo. Frammenti della barba posticcia, anch'essa mancante, sono conservati al British Museum di Londra.

Pranzo in ristorante locale.

Cena in un ristorante della zona


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