5° Giorno - La Valle dei Re

martedì 25 maggio 2010

Prima colazione sulla motonave, incontro con la guida Italiana e partenza per le visite dei  visita della Valle dei Re e del Tempio della Regina Hatchepsut e dei colossi di Memnon.
Tebe Ovest - la sponda occidentale di Luxor
Attraversando il fiume, sulla riva opposta del Nilo si trova  la necropoli di Tebe, uno dei siti luxor2archeologici più distesi e più ricchi del mondo. La Tebe Ovest, dove il sole si inabissava ogni sera, era la necropoli di Tebe, dove i faraoni, adorati dai sudditi come dei viventi, fecero costruire i loro monumenti funerari.
Il predominio di Tebe ha durato per circa cinque secoli, fino al termine del Nuovo Regno e l'ultimo dei ramessidi (1069 a.C), quando la capitale divenne di nuovo Menfi. La città ha sopravvisuto durante il peridodo greco-romano, ma all'epoca della conquista araba ha iniziato a decadere.
Per gli arabi che vivevano tra le sue rovineLuxorTempleWithSphinxes1 sepolte dalla sabbia, Tebe era chiamato semplicemente El- Uqsor (i palazzi), termine dal quale deriva il nome Luxor adottato dagli europei, che riscoprirono i templi della città di Tebe durante il periodo della Spedizione Napoleonica del XVIII secolo.
Luxor diventò rapidamente una meta prediletta dei avventurosi viaggiatori europei, e, verso la metà del XIX secolo, i battelli turistici da crociera si trovavano già sul Nilo.
Valle dei Re Con il nome valle dei Re si vuole indicare un'area geografica dell'Egitto, situata vicino800PX-~2 all'antica Tebe, l'odierna Luxor, il cui accesso è a meno di 3 km dalla riva occidentale del Nilo, di rilevante importanza archeologica. 
Per un periodo di quasi 500 anni, a partire dalla XVIII sino alla XX dinastia, ovvero dal 1552 a.C. al 1069 a.C. venne scelta quale sede delle sepolture dei sovrani dell'antico Egitto, quelli che proprio a partire dalla XVIII dinastia prenderanno il nome da Per-Aa, ovvero la "Grande Casa", da cui il nostro termine di Faraoni.
La valle è conosciuta in arabo come Biban el-Moluk ( بيبان الملوك) ovvero la valle delle "porte dei re" (dacché Bab significa "porta" e Biban ne è il suo plurale) e nelle sue tombe - sino ad oggi ne sono state rinvenute 63 - sono esclusivamente sepolti i sovrani del paese, mentre alle consorti reali ed ai principi era destinata un'altra area alquanto prossima: la cosiddetta Valle delle Regine (Ta-Set-Neferu).
Il nome ufficiale della valle nella lingua egizia era Ta-sekhet-a'at (il Grande Campo). 
Prima del Nuovo Regno le necropoli reali erano costituite da complessi formati da tombe-piramidi e templi. Amenofi ICamera del Sarcofago di Tutankhamon nella Valle dei Re (1551-1524 a.C.) ruppe la tradizione, facendo costruire il proprio tempio a poca distanza dal fiume e la tomba a nord-ovest, tra le rocce. I suoi successori ne seguirono l'esempio, scegliendo tuttavia di costruire le tombe all'interno della valle, probabilmente per cercare di impedire che fossero depredate. Durante questo periodo dell'antico Egitto, quasi tutti i faraoni venivano sepolti qui, in tombe di particolare bellezza scavate nella roccia e decorate con misteriose rappresentazioni dell' Aldilà.
Gli scavi hanno portato alla luce 34 tombe, a partire da quella di Sethi I,trovata dall'italiano Belzoni nel 1817; il corpo di Seti I, insieme con altre 39 mummie reali spostate dai sepolcri, fu scoperto nel 1881 in una grande camera funeraria scavata nelle rocce che si affacciano sul Nilo. Quasi tutte le tombe contengono numerosi vani le cui pareti recano testi geroglifici incisi e dipinti, nonché scene magiche e simboliche. L'ultima tomba scoperta (1922) fu quella di Tutankhamon, faraone della XVIII dinastia, l'unica scampata a saccheggi in tempi antichi. Sebbene avesse subito due furti, la tomba conteneva ancora oltre 5000 oggetti sepolti insieme con il giovane re. Tranne Hatshepsut, sposa di Tutmosi II, che regnò a pieno titolo, le mogli dei faraoni venivano sepolte alcuni chilometri più a sud, nella Valle delle Regine. ValleDeiRe1
A partire dal regno di Tutmosi I, le tombe sono state scavate in profondità nelle colline attorno a Tebe, ma questo non impedì ai ladri di prendersi i tesori in esse custoditi: tutte le camere funerarie furono infatti saccheggiate, eccetto quelle di Thuyu e Yuya, e la famosissima tomba di Tutankharnon, scoperta da Howard Carter nel 1922, con tutto il suo tesoro ancora intatto.
I templi funerari sono disposti lungo il margine della pianura alluvionale, dove finivano le coltivazioni e iniziavano i pendii delle colline. Ma le strutture delle tombe sono rimaste accessibili ancora oggi, con i loro spettacolari corridoi e camere funerarie splendidamente ornati con resoconti simbolici del viaggio agli inferi, e con immagini rituali destinate ad assistere i faraoni nell'aldilà.
Nelle tombe più antiche, solo la camera funeraria era oggetto di era decorata, pratica poi estesa all’intera tomba a partire dalla XIX Dinastia (Ramesse I). Le scene raffigurate erano tratte dai Libri del Mondo Inferiore, come l'Amduat, la Litania di Ra e, a volte, dal Libro dei Morti, e fungevano da guide dell'Aldilà.
Le principali tombe della Valle dei Re
Nella zona ci sono 62 tombe, ciascuna con un numero assegnato nell'ordine in cui furono scoperte. Hanno una struttura comune, per riprodurre il mondo dell’Aldilà, con un lungo corridoio inclinato che scendeva in un'anticamera o in una serie di sale ipostile, per concludere in una camera funeraria. Sebbene tutte siano disposte secondo questo schema comune, non vi sono due tombe simili. Non tutte le tombe sono aperte e visitabile contemporaneamente.
Tomba di Seti I (n. 17)
E’ una delle tombe più belle, splendidamente decorata con bassorilievi di notevole fattura e pitture dorate. Molto bella la camera funeraria con il soffitto a motivi astronomici e illustrazioni del Libro di Amduat.
Tomba di Tutmosi III (n. 34)
Fu scavata a 30 m dal suolo, nel vano tentativo di scoraggiare i ladri. Vi si accede tramite una scala di metallo. I muri sono decorati con figure tratte dal Libro di Amduat e l'unico arredo rimasto è un sarcofago di granito rosso.
Tomba di Horernheb (n. 57) Horemheb
E’ la tomba dell'ultimo faraone dellaXVIII dinastia. Si discosta dalle altre della stessa dinastia in quanto consiste in un unico corridoio diritto con camere laterali. È decorata con rilievi ispirati al Libro di Amduat.
Tomba di Tutankhamon (n. 62)
E’ più piccola di quanto uno si aspettasse, e alcune delle sue pareti non sono decorate. La camera funeraria, dove è raffigurata la cerimonia della così detta apertura della bocca, è unica poiché la bara contiene ancora il corpo del re.
Tomba di Ramses VI (n. 9)
Costruita per il predecessore, Ramses V, questa vasta tombafu in seguito ampliata da Ramses VI. E’ interessante la volta a motivi astronomici con la doppia immagine della dea Nut, che inghiotte e crea il sole.
Hatshepsut
Maatkara Hatshepsut è stata la quinta sovrana della XVIII dinastia egizia. 
Hatshepsut fu la figlia più giovane di Thutmose I e della Grande Sposa RealeIMG_08321[1] Iahmes. Thutmose I ebbe dalla sua regina principale solamente un'altra figlia, Akhbetneferu, che morì in tenera età, mentre ebbe numerosa discendenza da Munefert, secondo alcuni sorella di Iahmes, una delle sue mogli secondarie. I figli maschi furono: Amenmose e Wadjmose educati alla successione ma deceduti ancora adolescenti ed il futuro Thutmose II.
Al momento della morte di Thutmose I, Thutmose II, per confermare il suo diritto al trono, sposò Hatshepsut attribuendole il titolo di Grande Sposa Reale. La durata del regno di Thutmose II, 18 anni secondo Manetone, 3 anni, al massimo 4, secondo alcuni storici moderni rende difficoltoso stabilire che influenza abbia avuto Hatshepsut durante il periodo di governo del marito.
A parziale conferma di un regno breve vi è, oltre ad una tomba (KV38) incompleta e non utilizzata, la circostanza che l'erede al trono, Thutmose III, figlio del sovrano e di una sposa secondaria, fosse ancora minorenne. Nominata, in un primo tempo reggente in nome del figliastro, Hatshepsut, dopo aver ottenuto l'appoggio dei più alti funzionari e del clero tebano di Amon, tra cui Hapuseneb che venne innalzato al rango di Primo Profeta, iniziò un' opera di propaganda tesa a dimostrare come il padre, Thutmose I, l'avesse nominata sua diretta discendente e quindi nel diritto di salire al trono. A coronamento di tale opera di propaganda Hatshepsut si nominò coreggente insieme a Thutmose III attribuendosi quindi Hatshepsuttutte le prerogative ed i titoli della sovranità. 
Uno dei punti più famosi della propaganda è il mito sulla sua nascita. In questa narrazione lo stesso Amon andò da Iahmes, dopo aver assunto le sembianze di Thutmose I, e la svegliò con un odore piacevole. Quindi Amon pose l'Ankh, simbolo di vita, sul naso di Iahmes, e Hatshepsut fu concepita.
Khnum, il dio che dà forza al corpo dei bambini umani, venne invitato a creare un corpo e un Ka, ossia la la forza vitale, di Hatshepsut poi il dio e la dea Heket, dea della vita e della fertilità, posizionarono Iahmes su di un letto a forma di leone dove ella partorì Hatshepsut.
Secondo una leggenda popolare e Hatshepsut sarebbe stata la principessa che trovò Mosè galleggiare sul Nilo, tale leggenda è stata largamente screditata dagli egittologi e dagli studiosi della Bibbia.
Quasi subito dopo la sua morte iniziò l'azione di damnatio memorie messa in atto da Thutmose III, e dai suoi successori, azione che comportò la cancellazione del nome di Hatshepsut da tutti i monumenti e la manomissione delle statue. Anche la mummia venne rimossa dalla tomba ufficiale.
Nel famoso rifugio scavato nella roccia nelle vicinanze del tempio funerario di Hatshepsut, ove durante la XXI dinastia vennero nascoste le mummie di molti sovrani per sottrarle all'azione dei violatori di tombe, venne rinvenuta una mummia femminile, priva di indicazioni sull'identità, ma al cui fianco si trovava una cassetta, recante il nome di Hatshepsut, contenente un fegato mummificato ed altri reperti. Tale mummia venne quindi considerata essere quella della regina. Tale ipotesi venne messa in discussione dal ritrovamento in KV60, vicino alla sepoltura di Sitra-in, nutrice della stessa Hatshepsut, di un cadavere femminile che presentava caratteristiche attribuite alla regina ed una postura di mummificazione tipica dei membri della famiglia reale. Ulteriori studi su tale mummia, comportanti il confronto tra alcuni reperti attribuibili con sicurezza alla regina e la mummia in questione (analisi del DNA) hanno permesso, nel 2007, di confermare tale ipotesi, pertanto la mummia rinvenuta in KV60 è ora ritenuta quella di Hatshepsut.
Un'altra convincente prova dell'identità della mummia è il ritrovamento in una piccola scatola di legno con nome e cartiglio di Hatshepsut, che ne contiene le viscere ed un singolo dente con una sola parte della radice. La parte di radice mancante è ancora nella mascella della mummia, il che ha fugato gli ultimi dubbi sul suo riconoscimento.

Ritorno a bordo e proseguimento della navigazione verso Edfou passando da Esna, cena e pernottamento a bordo.


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